Si avvicinò fino ad aderirmi sulla schiena, facendo scorrere il palmo della mano verso la gola.
L’afferrò in una stretta quasi minacciosa, inducendomi a sollevare il mento per poggiare la testa sulla sua spalla.
“Ti piace essere preda del tuo padrone vero?”
Deglutii quasi ansimando di paura, accennando con un filo di voce un timido “sì”.
“In ginocchio!”
Obbedii.
Premette il pollice sulla vena che pulsava insistentemente per l’ansia che mi cresceva dentro.
La presa si fece sempre più forte.
Tremai…
Senza mollare minimamente né lo sguardo dai miei occhi , né la la mano dalla gola, si sedette comodamente sulla sedia alla scrivania.
“Mi piace saperti impaurita e totalmente mia…. Mi piace essere padrone di decidere se farti respirare o meno”…
La sua bocca s’incurvò in un ghigno malefico.
L’aria cominciò a mancarmi.
Mi si chiusero gli occhi.
Sentivo le vene della fronte esplodere.
Sudavo freddo, la nausea trasalì.
Credo fossi viola.
Da lì a poco avrei perso i sensi, e lui lo sapeva,…
“Guardami!”
Riaprii a stento gli occhi.
Mi sorrise e lasciò la presa.
Respirai una boccata immensa d’aria.
“Guardami e respira”
Mi persi nei suoi bellissimi occhi, mentre il mio corpo riprendeva lentamente il normale battitto cardiaco ,…
Una goccia scese dall’interno coscia fino al ginocchio e lui la notò,…
La colse con un dito e me la fece leccare.
Per amore, certo. Io sono di proprietà di mia moglie, ma lei è mia, quindi siamo pari.
Grazie per il following, ricambio.
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