Aghi

“Hai compreso cos’hai appena accettato di fare? Ti rendi conto che mi hai appena dato carta bianca per fare di te tutto ciò che desidero?”
-“Sì Signore, me ne rendo conto perfettamente!”
“Cosa succederebbe se ora prendessi degli aghi e li usassi per trapassarti i capezzoli?”
Non risposi. Riuscii solo ad abbassare lo sguardo al suolo.
Frugó nello zaino. Ne prese due, e me li mostrò.
I miei occhi sgranarono.
“Forza spogliati e vieni qui vicino a me.” Ero terrorizzata ma obbedii.
Prese del cotone, colse i seni e li disinfettò.
Puntò lateralmente in orizzintale al capezzolo il primo ago.
Il sangue cominciò a pomparmi talmente forte, che si potevano scorgere le vene che pulsavano.
Chiusi gli occhi e strinsi i denti non so neanch’io quanto.
M’infilzò un capezzolo da parte a parte in un colpo netto, lasciandomi l’ago inserito nella pelle.
Non feci una piega. Il dolore fu bruciante, ma sopportabile.
“Brava! Ora il prossimo!”
Puntò il nuovo ago sull’altro capezzolo perforando anch’esso.
Sospirai. Ero riuscita a sopportare il dolore senza molti problemi.
Infilò nuovamente la mano nello zaino per estrarne altri due.
“Ed ora questi!”
Mi domandai dove volesse conficcarmeli, giacchè i seni erano stati perforati entrambi.
Scoperchiò il primo ago e lo puntò sempre sul profilo del capezzolo, ma verticalmente.
Cercai il suo sguardo di conforto, ma non l’ottenni.
Ricordai di aver già visto delle immagini su internet a riguardo, ma mai e poi mai avrei pensato di farlo su me stessa.
“Pronta?”
La mia mente disse no, la mia bocca “sì!”
Non mi diede modo di ripensarci che mi trapassò la carne.
Per quanto cercai di controllarmi, un mugolio di fottutissimo dolore uscì dalle mie labbra.
Una lacrima colò assieme al mascara sulla guancia.
Scoperchiò l’ultimo ago. Feci un passo in dietro.
“Non starai scappando vero?” Retrocedetti ancora fino a trovarmi le spalle contro il muro.
“Torna qui subito o pronuncia la safeword e tutto questo finirá svanendo per sempre.”
Mi feci coraggio ed avvanzai nuovamente.
M’infilzò il capezzolo ancor prima che me ne potessi accorgere.
Il viso mi si disegnò totalmente di lacrime nere. Non so se più per paura o per dolore.
Un dolore strano, che non compresi.
Per quanto soffrissi, sapeva bagnarmi tra le cosce.
Un paradosso che alla mia mente procurò non poca confusione.
Capii che stavo scoprendo l’altra me.Mi resi conto che quello era stato solo il primo passo di un lunghissimo cammino, il primo gradino di una lunga serie, che chissà dove mi avrebbe portata…

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3 risposte a "Aghi"

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