Mai chiudersi in bagno

Ed é tentando di chiudere porta del bagno che lui s’infuriò.
Con un piede la bloccò per poi spalancarla nuovamente con rabbia.
Non avrei mai dovuto azzardarmi.
Conoscevo le regole: “mai chiudersi in bagno!”
Mi fece mettere in ginocchio trascinandomi davanti al bidet.
Me lo fece riempire con acqua tiepida ficcandomici poi la faccia dentro.
La sua mano forte mi ostruiva, non dandomi modo alcuno di liberarmi.
Spaventatissima mi divincolai scuotendo la testa. Piú l’aria veniva a mancare, più in me cresceva la paura.
Mi fece riemergere giusto per una boccata d’aria e poi giù ancora.
Cercai di riprendere il controllo, concentrandomi sul fiato. Fare resistenza e muovermi non mi avrebbe aiutato. Cosí mi lasciai sottomettere ascoltando da sott’acqua la sua voce ovatatta che mi sgridava ma a contempo calmava.
Decisi di lasciarmi torturare, lasciandolo fare, sottomettendo cosí i miei sensi a quel folle gioco che chissá come, mi sapeva eccitare.
Buttai fuori l’aria dalla bocca, segnalando che ero al limite, ma il suo sadismo, mi fece attendere l’appagamento del suo piacere, facendomi riemergere solo al mio estremo sollevandomi per i capelli.

Li, mi resi conto che il mio masochismo era ormai esplicito.
Non era il peso della mano che mi costringeva, ero succube nel deliziare quell’uomo nelle sue sottomissioni, schiava dei suoi vizi, piaceri, per godere di quel dominio che mi rendeva inerme annullandomi. Appagando il mio spirito schiavo, piegandomi ad ogni suo desiderio, ogni sua volontá.

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