Istruzioni

Domani ti verrò a prendere.
M’incontrerai ma non potrai vedermi.
Sguardo a terra o occhi chiusi dal momento che mi avvicinerò a te.
Non sbagliare o mi farai arrabbiare.

Raccoglierai i capelli in uno Chignon.
Arrivati in garage, scenderai dall’auto, andrai in un angolo e inizierai a spogliarti riponendo i tuoi vestiti ordinatamente a
terra.
Mi raggiungerai a quattro zampe  mettendoti poi in posizione “uso” con la testa sui miei piedi, e ti strofinerai sulle mie scarpe per dimostrarmi la tua felicità.

Dal momento in cui spengnerò il motore dell’auto, avrai un minuto fare tutto ciò che ho descritto e raggiungermi.
Ti voglio vedere correre scodinzolante.

Ciao cagna!

***** ***** ***** *****

Arrivò il giorno.

Fui felice davvero di vederlo, mi era mancato tantissimo a causa di tutti i suoi problemi di lavoro che lo costrinsero lontano da me per quasi un mese.

Mi venne a prendere puntuale come sempre.
In sua presenza e per tutto il tragitto in auto, tenni la testa bassa per non incrociare il suo sguardo.

Arrivammo a destinazione.
Spense il motore ed eseguii alla lettera ogni suo ordine.

Denudata ormai dei vestiti e corsagli incontro a quattro zampe per fargli le feste, attesi in ginocchio ai piedi del Padrone da brava cagnolina l’arrivo del lift…

“Forza andiamo!”

Il mio sguardo rimase fisso al suolo…
Salimmo, ed uscimmo dall’ascensore con accesso diretto in casa.

Camera….
…Io nuovamente abbracciata alle sue caviglie, stra felice di essere lì.

“In posizione!”

Sempre in ginocchio distesi le braccia in avanti, poggiai la guancia al suolo esponendo il mio culo in alto a gambe divaricate per rendermi ispezionabile al meglio.

***** ***** ***** *****

Un sibilo e…
…La pelle bruciò.
Il cuoio della cinta mi disegnò la pelle…
…una…due…cinque volte.

Ancora a terra, m’incatenò i polsi dietro la schiena. …
Il flagellatore mi accarezzò violentemente, colorando sempre di più la pelle a righe già segnata dalla cintura di cuoio.

“In piedi!”
Mi alzai….
Mi spintonò sul letto
Fistò lo sfintere per poi violentarlo.
I miei mugolii si fecero sempre più fitti.
L’accrescere dell’eccitazione in me era sempre più palpabile.
“Vuoi godere schiava?”
“Non…non posso S..Signore…
Parlavo fin a stento dal immenso piacere che provavo.
“Sono la sua bambola di pezza Padrone. Le bambole sono inanimate…non godono!”
“Vero…ma sei anche la mia troia…e quelle godono.
Ghignò sbattendomi ancor più forte…
“Vuoi godere troia?…”
La sua voce mi eccitò a tal punto che l’orgasmo divampò all’istante.
Gridai uno scoppiato “sì”, sgranando gli occhi per stupore di tanto piacere.

Ma si fermò di colpo piantandomi a metà.
“No la prego non si fermi Signore la supplico!!!”
Rimasi confusa.
Avvicinò il suo viso al mio ad un millimetro dal naso.
“Cos’hai fatto???!” Chiese serio.
Li per li non capii.
Mi continuò a fissare, sempre più serio,… sempre più rabbioso.
Cosa…stai facendo…???!! Insistette carico di rabbia….
Oh no!!!!! Cazzo cazzo cazzo!!!!
Lo stavo guardando!
“Signore mi scusi io non…”
Una sberla secca a pieno palmo sulla mia guancia mi stordì.

Presa per i capelli affondò la mia bocca sul suo fallo marmoreo prima, per poi mettersi a cavalcioni sul mio viso soffocandomi a suo piacimento, controllando ogni mio respiro.
Mi scopò a ripetizione, ancora e ancora fino a ridurmi le forze allo svenimento.
E senza permettermi di godere più.

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4 risposte a "Istruzioni"

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