Il bastone

Portò i miei polsi dietro la schiena ,…con una corda di juta ruvida li legò.
Come da sua richiesta, distesi il mio busto sul tavolo, tenendo a terra le gambe ben divaricate.
Chiusi gli occhi, non sapendo cosa mi aspettasse, cos’avesse in serbo per me,…

Un dolore fortissimo si fece largo spazio per ben tre volte,…Il fine bastone di legno, stava steccando il mio sedere, facendomi pizzicare la pelle.

La sua mano esplorò tra le mie cosce, scoprendo fiotti che inumidivano il mio intimo ,…

… Un ghigno…

Piegato su di me, con voce soave all’orecchio,…
“Voglio sentirti contare”,…

… “Uno,…due,…tre,…quattro,..”
Il dolore era leggero e mi eccitava a tempo stesso.

…”ventisette,… ventotto, …ventinove …trenta….”
La voce era spezzata dal dolore, per la pelle che arrossata bruciava da matti.
Sarei fuggita, ma a tempo stesso non volevo smettesse.
-“Ancora Signore per favore!…”
-“Ne vuoi ancora? Ne sei certa?…Non ne hai ricevute abbastanza?”
-“Sì Signore, la prego,…ancora”!…
-“Allora continua a contare…”
Non mi diede nemmeno il tempo di pronunciare una sola lettera,…
Due steccate veloci e secche,… Per riflesso mi alzai per poi cadere a terra,..
Si accucciò cogliendomi il viso,…
I miei occhi umettati di lacrime incrociarono i suoi in un dolce sguardo,..
Mi accarezzò nuovamente lì nel mezzo…e mi sorrise ,quando recepì che quei piccoli rigoli di piacere erano mutati in un lago,…

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3 risposte a "Il bastone"

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